Progetto di centrale di celle a combustibile a biomassa

Consulenza scientifica specialistica

Efesto ha ricevuto una richiesta di consulenza nell’ambito di un progetto di costruzione di una centrale a celle a combustibile da proporre alla provincia di Trento.

L’idea alla base del progetto è di utilizzare la tecnologia delle celle a combustibile per convertire in energia gli scarti forestali della provincia, evitando ogni tipo di emissione dannosa che avverrebbe con processi di combustione.

Efesto ha fornito al progetto consulenza specialistica riguardo alla tecnologia delle celle al combustibile e alle modalità con le quali può essere utilizzata.

Obiettivo 1

Verificare se la tecnologia è effettivamente applicabile in questo campo

Obiettivo 2

Stima dell'investimento e del ritorno

Obiettivo 3

Valutazioni tecniche legati al tipo di biomassa utilizzata

La tecnologia delle celle a combustibile è stata confrontata con altre analoghe che possono servire allo stesso scopo. In questa valutazione è stato tenuto conto dell’efficienza di conversione, delle emissioni inquinanti, oltre che ovviamente della fattibilità tecnica in relazione ad altri progetti già in essere altrove.

Sono stati presi in esame gli studi di tipo LCA (Life Cycle Assessment) per valutare l’impatto ambientale complessivo di questo tipo di impianto.

Ne sono state tratte indicazioni operative relativamente alla struttura dell’impianto, alle tecnologie da utilizzare durante la sua costruzione, offrendo diverse possibilità di scelta qualora la strada non fosse univoca.

Il costo della costruzione e messa in funzione di un impianto di questo tipo, dimensionato su potenze attorno ai 5 MW, sono stati stimati sulla base delle informazioni più affidabili reperite.

È stata inoltre fornita una stima del ritorno economico in base a diversi scenari di costo dell’energia elettrica per i prossimi anni.

I diversi tipi di biomassa disponibili nel territorio dell’impianto sono stati valutati per determinare quanto sono adatti per l’alimentazione dell’impianto alle celle a combustibile. Questo tiene conto della frazione di acqua, energia e sostanze potenzialmente inquinanti che essi contengono.

In questo modo è stato possibile fare una stima della potenza ragionevole che dovrebbe avere l’impianto, in relazione alla quantità di biomassa che viene prodotta nei territori limitrofi.

  • Obiettivo 1

    Analisi di fattibilità

    La tecnologia delle celle a combustibile è stata confrontata con altre analoghe che possono servire allo stesso scopo. In questa valutazione è stato tenuto conto dell’efficienza di conversione, delle emissioni inquinanti, oltre che ovviamente della fattibilità tecnica in relazione ad altri progetti già in essere altrove.

    Sono stati presi in esame gli studi di tipo LCA (Life Cycle Assessment) per valutare l’impatto ambientale complessivo di questo tipo di impianto.

    Ne sono state tratte indicazioni operative relativamente alla struttura dell’impianto, alle tecnologie da utilizzare durante la sua costruzione, offrendo diverse possibilità di scelta qualora la strada non fosse univoca.

  • Obiettivo 2

    Valutazione economica

    Il costo della costruzione e messa in funzione di un impianto di questo tipo, dimensionato su potenze attorno ai 5 MW, sono stati stimati sulla base delle informazioni più affidabili reperite.

    È stata inoltre fornita una stima del ritorno economico in base a diversi scenari di costo dell’energia elettrica per i prossimi anni.

  • Obiettivo 3

    Tipo di combustibile

    I diversi tipi di biomassa disponibili nel territorio dell’impianto sono stati valutati per determinare quanto sono adatti per l’alimentazione dell’impianto alle celle a combustibile. Questo tiene conto della frazione di acqua, energia e sostanze potenzialmente inquinanti che essi contengono.

    In questo modo è stato possibile fare una stima della potenza ragionevole che dovrebbe avere l’impianto, in relazione alla quantità di biomassa che viene prodotta nei territori limitrofi.

Il risultato

Tutte le indicazioni emerse in questo studio sono confluite prima in un report di Efesto, e successivamente in una relazione tecnica che è stata inviata agli enti territoriali al fine di promuovere la finalizzazione del progetto.

Un impianto di questo tipo porterebbe un grande valore aggiunto, sia in termini di know-how tecnologico esportabile nel resto del mondo, sia dal punto di vista ambientale per gli evidentissimi vantaggi rispetto ad ogni altra modalità di smaltimento della biomassa.

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